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Ucraina: sniper colpisce a 4 km, possibile?
Sta facendo il giro del mondo la notizia dell’abbattimento di due soldati russi da parte di un tiratore scelto ucraino, alla fantascientifica distanza di 4.000 metri con una “carabina” per il tiro di precisione a lunga distanza. Si tratterebbe del nuovo record assoluto di tiro sniper, che avrebbe battuto di buona misura il precedente primato, sempre ucraino, di 3.800 metri. Ovvio lo scatenarsi del comprensibile scetticismo da parte del web.
Partiamo da ciò che sappiamo: dell’evento esiste un video nel quale si fa riferimento alla distanza effettiva di tiro. Il tiro sarebbe stato accreditato da un giornalista facente parte dell’esercito ucraino, Yuriy Botusov, ed è stato realizzato con una “carabina” (le virgolette sono obbligatorie date le dimensioni) Snipex Alligator in calibro 14,5×114 mm.
Volendo fare gli avvocati del diavolo, occorre dire che la misura della distanza è dichiarata ma non c’è modo di avere esatto riscontro di essa. Appare anche piuttosto singolare, nel caso in cui tale distanza sia stata telemetrata, che si tratti di una cifra tonda perfetta. C’è stato quindi un arrotondamento? Per difetto (difficile) o per eccesso? Altro elemento di dubbio è che tutto il “fatto” è ovviamente riportato solo da fonti militari ucraine, non c’è un riscontro da parte di elementi terzi.
A favore c’è il fatto che la carabina bolt-action in questione nasce come arma anti-materiale per il tiro a lunga distanza e che le capacità del calibro, nato nel lontano 1941 nientemeno che per il tiro controcarri, consentono indubbiamente dal punto di vista strettamente balistico di raggiungere tali distanze con una elevata capacità vulnerante. Nello specifico, la gittata massima è pari a 8.000 metri circa.
Dal video si desume anche che l’abbattimento, o sedicente tale, viene ottenuto dopo aver sparato una serie di colpi rivolti verso uno stesso obiettivo, un caseggiato in cemento occupato da militari russi. È chiaro che, in tale contesto, con condizioni costanti di vento, sparando ripetuti colpi verso uno stesso bersaglio, prima o poi qualcosa si colpisce. Ad agevolare la collimazione, inoltre, sempre secondo le fonti disponibili, sarebbe stata una tecnologia assistita dall’intelligenza artificiale, utilizzata in combinazione con un drone da ricognizione.
La conclusione è che tecnicamente è possibile colpire mortalmente un uomo alla distanza di 4.000 metri con un’arma in 14,5×114 mm, ma che non si tratta sicuramente di un singolo tiro mirato, bensì di una concomitanza “fortunata” di circostanze che include necessariamente il tiro in sequenza di più colpi sparati verso una medesima direzione, con il supporto di moderne tecnologie. Al di là di questo, comunque restano dubbie e da verificare le distanze effettive di tiro.
La carabina Snipex Aligator ha una lunghezza totale di 2 metri, con una canna di 1.200 mm, dotata di rigatura a 8 principi con passo di 419 mm. Il peso arriva a sfiorare i 25 kg.
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Fonte: armietiro
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