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Elezioni Uits: botta e risposta tra Mantelli e Vespasiano
Gianfranco Mantelli, candidato alla presidenza Uits nelle elezioni 2021, ha inviato ai presidenti di sezione Tsn e ai responsabili dei gruppi sportivi militari una lettera nella quale, per porre fine all’attuale condizione di commissariamento dell’Unione, evidenzia la possibilità prevista dallo statuto, che siano le stesse sezioni Tsn e i gruppi sportivi militari a chiedere l’indizione dell’elezione per il rinnovo delle cariche direttive. Questo il testo della sua missiva: “Questo mio intervento non prelude, data la oramai tarda età, a una mia candidatura alle future elezioni, ma è determinato esclusivamente dalla volontà di contribuire in qualche modo al superamento di una crisi istituzionale che rischia di compromettere l’esistenza stessa della nostra amata Uits, nel momento in cui la gestione della situazione è nelle mani di un Commissario straordinario, peraltro in conseguenza di un suo provvedimento di revoca delle elezioni, macroscopicamente abnorme. Orbene, so che circa 40 Sezioni hanno ritenuto, giustamente, di ricorrere al Giudice amministrativo per ottenere l’annullamento del suddetto illegittimo “decreto”, nonché (ritengo) anche per la eventuale nomina di un Commissario ad acta per la convocazione della Assemblea elettiva e il democratico ritorno alla fisiologica amministrazione dell’Ente. Quel che desta perplessità – e induce scarsa fiducia nel Tar, absit injuria – è che, nonostante la patente e grave illegittimità dell’atto, il Giudice non ha ritenuto di provvedere in via d’urgenza e ha rinviato a ottobre per la trattazione del merito (c’è da chiedersi di quale merito c’è da trattare!). A questo punto, mi chiedo, e vi chiedo: vogliamo prendere in mano il nostro destino e porre finalmente fine a questa indecorosa (eufemismo) situazione? Premesso che la proposta che sto per formulare non è affatto onerosa e comunque non è alternativa al suddetto ricorso al Tar, in cui, nonostante tutto, continuiamo a sperare, faccio notare che l’art. 12, 5° c., dello Statuto Uits prevede che “L’Assemblea nazionale è convocata in seduta straordinaria… su richiesta motivata, contenente l’indicazione degli argomenti da trattare, di almeno la metà più una delle Sezioni Tsn e dei Gruppi sportivi aventi diritto al voto che rappresentino almeno un terzo dei voti totali. In tale ipotesi l’Assemblea deve essere convocata e avere luogo entro i 90 giorni successivi alla richiesta”. Propongo di creare un gruppo di 5-10 Presidenti che, insieme a un rappresentante dei Gruppi sportivi, per aree geografiche, si faccia parte diligente per la raccolta delle richieste, e che, quanto prima, si chieda la convocazione della Assemblea elettiva.
Arriveremmo buoni ultimi, dopo che Aci e Aeci, già commissariati anch’essi e soggetti ad analoghe normative sulla duplice veste – di Ente pubblico e di Federazione sportiva – ritenute carenti e oggetto di “tavolo tecnico” con rappresentanti del Governo e dei Ministeri (In sei mesi non c’è stata neanche una seduta), hanno provveduto alle elezioni e sono ora gestiti da organi regolarmente eletti. Per il bene del nostro amato Tiro a Segno e della Uits, spero che il mio invito venga accolto e che finalmente si elegga una nuova governance all’altezza degli impegnativi compiti, totalmente affrancata da ogni riferimento con le passate gestioni”.
Alla comunicazione di Mantelli ha replicato l’ex presidente Uits Costantino Vespasiano: “La crisi istituzionale di oggi è un dato di fatto ma “l’indecorosa situazione venutasi a creare” (uso le tue stesse parole) nasce da volontà e decisioni che sono all’esterno dell’Ente. Può darsi che non sia stato fatto abbastanza (eufemismo) per impedire che tale crisi si verificasse, ma per quanto mi riguarda nei tre anni che mi hanno visto impegnato alla guida della nostra Federazione – pur tra le notevoli difficoltà determinate dai fatti di estrema gravità nel periodo verificatisi e dalle modifiche normative nel frattempo intervenute – ho dato tutto me stesso e non ho lesinato alcuno sforzo per rimettere in movimento un Sistema già afflitto da criticità. Ricordo che la UITS era reduce da quattro anni di commissariamento che avevano amplificato e complicato gli effetti deleteri della contestuale crisi prodotta dal Covid. Il ricorso al Tar da te correttamente ricordato rappresenta, a oggi, un’iniziativa concreta assunta da un gruppo di Sezioni e ad ottobre sapremo quale sarà il giudizio sulla vicenda. Conoscendo le tempistiche della giustizia italiana, materia sulla quale tu sei sicuramente più edotto di me, non credo si potesse sperare in un pronunciamento in tempi più brevi. Almeno questo non puoi non riconoscerlo.
Personalmente, dubito che da qui ad ottobre una richiesta di assemblea straordinaria, ammesso possa andare a buon fine, riuscirebbe a determinare un’apprezzabile accelerazione verso l’appuntamento elettivo. Tra l’altro porto alla tua attenzione il fatto che a convocare questa assemblea straordinaria dovrebbe essere lo stesso Commissario che ha disposto la revoca di quella ordinaria, il che a mio modo di vedere, in assenza del riordino annunciato, rappresenterebbe un ulteriore corto circuito.
Dopo tutto, la decisione del Tar costituisce il momento della resa dei conti che sarebbe errato cercare di vanificare. Proprio sperando che l’Ente possa recuperare presto una situazione di normalità, io ritengo che il pronunciamento definitivo di un soggetto terzo e sicuramente imparziale (qual è appunto il giudice amministrativo), sia l’unico modo serio e attendibile per stabilire se c’è stato un atto illegittimo e far sì che ne risponda chi se ne è reso artefice. Altre strade non vedo”.
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Fonte: armietiro
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