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Nuova Zelanda: annunciata la nuova legge sulle armi
Il ministro neozelandese associato della Giustizia Nicole Mc Kee (in foto) ha annunciato una riforma completa della normativa in materia di armi, che prevede di soppiantare in toto l’Arms act che, seppur con estensive modifiche nel tempo (le più profonde delle quali sono quelle volute dall’allora primo ministro Ardern dopo la sparatoria di Christchurch) è in vigore dal 1983.
Il leitmotiv del nuovo provvedimento, secondo quanto dichiarato dal ministro Mc Kee, sarà quello di essere “scritto in un inglese semplice, strutturato in modo logico e con la sicurezza pubblica al centro”. Questo obiettivo viene perseguito, innanzi tutto, con la creazione di una nuova agenzia di regolamentazione per le armi da fuoco in sostituzione dell’attuale Firearms safety authority. La differenza sostanziale è che il nuovo organismo sarà svincolato dalla gestione da parte della polizia, e sarà sottoposta al governo di un amministratore delegato che dovrà riferire direttamente al ministro associato per la Giustizia (attualmente la stessa Mc Kee). Sarà inoltre creato un comitato di revisione per le licenze sulle armi da fuoco, ritenuto essenziale per “garantire la fiducia nel sistema di licenze, migliorare la conformità e garantire che i richiedenti o i possessori di armi da fuoco che rinnovano la loro licenza siano trattati equamente”.
Sarà previsto un sistema di “red flag” con condivisione delle informazioni tra i differenti organismi pubblici, in modo tale che la polizia e le altre agenzie possano venire a conoscenza di qualsiasi comportamento che risulti incompatibile con l’idoneità al possesso di armi da parte di un soggetto.
Sono previste nuove fattispecie di reato connesse alle armi da fuoco, una di queste è la custodia non sicura delle armi, per contro rispetto a oggi si introdurrà la possibilità per il proprietario di detenerle non solo nel proprio indirizzo di residenza, bensì in qualsiasi altro locale che sia stato autorizzato a questo scopo da parte dell’autorità. Per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, che in Nuova Zelanda è rappresentato soprattutto dalle cosiddette gang criminali, la sola appartenenza a una gang identificata costituirà già titolo di incompatibilità con il possesso di armi, inoltre sarà reato possedere armi con matricole rimosse intenzionalmente e il possesso di file o progetti per la fabbricazione clandestina di armi (il riferimento alle armi 3D e alle “ghost gun” è tutt’altro che casuale). Per contro, è stato già chiarito che la nuova legge sulle armi non comporterà alcun dietro-front circa il divieto di possesso delle armi semiautomatiche di “aspetto militare”, così come resterà in vigore anche il criticato registro nazionale sulle armi da fuoco, che peraltro aveva visto tra i contrari proprio la stessa Mc Kee.
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Fonte: armietiro
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