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Armi 9×39 sul fronte ucraino: la guerra si fa “silenziosa”…
La munizione 9×39 e le armi che la impiegano, rappresentano un caso particolare nell’arsenale sovietico/russo: nate negli anni della Guerra fredda per operazioni speciali e clandestine, con particolare attenzione alla silenziosità e capacità di penetrazione, le armi in questo calibro sono oggi impiegate da forze speciali e reparti d’élite russi in Ucraina. Il calibro 9×39 venne sviluppato nei primi anni ’80 da un team della TsNIITochMash di Klimovsk guidato da P. Serdyukov e V. Sabelnikov, venne poi ufficialmente introdotto nel 1987. Basato sul bossolo della munizione 7,62×39 russa con allargamento del colletto a 9,2 millimetri per poter impiegare palle subsoniche del peso di circa 250 grani, venne inizialmente declinato in due varianti: Sp-5 (248 grani) con palla tradizionale in piombo camiciato con V° di 290-310 m/sec e per uso generale, Sp-6 (250 grani) con palla dotata di penetratore in acciaio con punta esposta dalla camiciatura e dotato di V° di 285-295 m/sec. Entrambe hanno una gittata operativa massima di 400 metri con la distanza di 200 metri considerata ottimale per questo tipo di munizioni, la Sp-6 “perforante” inoltre, può penetrare 2 millimetri di lastra d’acciaio a 500 metri oppure, 6 millimetri di acciaio o 2,8 millimetri di titanio o 30 strati di Kevlar, a 200 metri.
Tra le armi osservate in Ucraina impiegate dai russi come anche dagli ucraini e come “preda di guerra”, si sono evidenziati i seguenti modelli:
Vss Vintorez (1987)
La prima arma costruita per la munizione 9×39, fu la Vss Vintorez (tradotto letteralmente, “taglia filo”) della TsNIITochMash progettato da P. Serdyukov e V. Krasnikov, adotta sistema di funzionamento a sottrazione di gas con otturatore rotante ed è, apparentemente, simile esteriormente o per ispirazione all’Ak-47: tuttavia, differisce da questo nel sistema di percussione, nello scatto e nella selezione del tiro. Per esempio, in questa arma la leva selettrice è collocata dietro il grilletto e all’interno del suo ponticello, la classica leva laterale sul fusto, funziona solo come sicura esterna. Il Vintorez impiega caricatori polimerici da 10 o 20 colpi, può sparare sia in semi auto sia a raffica libera e in questo caso, la cadenza è di 800-900 colpi/minuto, utilizza una corta canna lunga appena 200 millimetri con numerose forature parallele (di efflusso dei gas) e con andamento sinusoidale, racchiuse entro un moderatore integrato sopra la canna: si tratta dunque, di una arma integralmente silenziata. Adotta una caratteristica calciatura fissa in legno stratificato di colore chiaro e di tipo thumb-hole, pesa a vuoto 2.600 grammi.
La Vintorez, inizialmente destinata agli Spetznaz, alle Forze speciali del Ministero dell’Interno (Mvd), ai servizi di intelligence del Gru, Kgb (e dopo, Fsb), ha trovato nel tempo spazio anche nell’esercito russo: si tratta comunque di una arma “veterana” avendo partecipato a innumerevoli conflitti: Afghanistan, Cecenia, Seconda guerra in Ossezia del Sud, Georgia, annessione della Crimea, Iraq, Siria e adesso, Ucraina. Esiste anche una versione modernizzata nota come Vss-M, dotata di calciatura sempre fissa ma adesso, metallica, scheletrata e regolabile (nell’appoggiaguancia e altezza del pad), nuovo fusto e coperchio di questo realizzati non più con lamiera stampata ma da lavorazione meccanica dal pieno, slitta Picatinny integrata sul coperchio del fusto e, aggiunta di tratti di Picatinny appena di fronte l’astina sul moderatore.
I russi apprezzarono in combattimento le sue caratteristiche e da allora, vi furono successive iterazioni di armi e modelli.
As Val (1987)
Il Val è praticamente coevo del Vintorez e condivide con questo circa il 70% delle sue parti: è una versione più compatta nel trasporto, grazie ad una calciatura metallica tubolare e ribaltabile, all’occorrenza anche smontabile. È sempre integralmente silenziato ma inteso in questo caso, più come arma da assalto che di precisione come il Vss Vintorez, da quest’ultimo mutua inoltre meccanica e funzionamento, pesa tuttavia 100 grammi di meno. Distribuzione e presenza sui campi di battaglia, escluso l’Afghanistan, sono in analogia con il Vintorez.
VSK-94 (1994)
Questo fucile progettato da Vasily Gryazev, venne prodotto a partire dal 1994 dalla Kbp Instrument Design Bureau di Tula come alternativa più economica dei Vss Vintorez/As Val e, basato su un modello più compatto sviluppato anni prima (il 9A91 del 1991). Se il modello 9A91 era in pratica un compattissimo fucile d’assalto in 9×39 con calciatura ribaltabile superiormente, il Vsk-94 vuole essere più un fucile di precisione. Impiega infatti una calciatura polimerica fissa (ma sganciabile all’occasione) di disegno similare al Vss Vintorez ma soprattutto, abbandona il sistema di moderazione integrale: il moderatore in questo modello infatti, è avvitabile sulla canna. La canna è lunga 230 millimetri e la cadenza di tiro è di circa 700 colpi minuto, il peso a vuoto è di 2.800 grammi, adotta caricatori metallici della capacità di 20 colpi non intercambiabili con i modelli precedenti. Funziona a sottrazione di gas con otturatore rotante ed è dotato di una particolare leva selettrice sul lato destro: in posizione verticale mantiene l’arma in sicura, se spostata verso il tiratore spara in semiauto e se spostata verso la volata, spara invece a raffica libera. Osservando le soluzioni adottate dal Vsk-94, si intuiscono necessità di un trasporto più compatto o discreto dell’arma, migliore facilità di pulizia del moderatore staccabile restando però un fucile di precisione silenziato.
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Fonte: armietiro
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