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Bruno Petrocchi, federcacciatore gentiluomo
E’ venuto a mancare recentemente Bruno Petrocchi, persona ben conosciuta da tutti
i cacciatori laziali e non. Era uno dei presidenti di Sezione Federcaccia tra i più
anziani e attivi. Il suo era il ben conosciuto Circolo Casilino di Roma, nella sua casa, che dagli anni ’80 circa accoglieva chiunque avesse avuto bisogno di aiuto,
di associazionismo, visite mediche, tesserini e altro. Ma Bruno era molto di più che
un semplice presidente Federcaccia: entrando nel suo studio sembrava tornare ai bei
tempi della nostra caccia, con le pareti piene di stampe di Lemmi, vecchi bossoli in
cartone e foto retrò di un’attività venatoria che rappresentava la migliore parte della
nostra figura di cacciatori. Di Bruno ricordo principalmente tutte le volte che mi
parlava di mio padre, scomparso da qualche anno. E che lui con orgoglio ricordava
sempre come il suo socio più anziano. E infine, altra sua caratteristica, la prima
cosa che ti diceva una volta entrati nel suo studio, anche per un semplice saluto,
era come poteva aiutarti. E come sempre non potevi andare via se non ti avesse
regalato qualcosa. Un piccolo coltello, un cappellino o altro. Ma non potevi uscire
senza un suo pensiero. Ecco, in questo momento il nostro di pensiero e ricordo va
proprio a lui. Presidente di altri tempi, seduto alla sua scrivania, ridente, sempre
ben vestito, chiederti come poteva aiutarti. Alla moglie, ai figli Stefano e Davide, va
la mia vicinanza e quella di Armi e Tiro.
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Fonte: armietiro
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