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Capo della polizia: vietare le armi da taglio ai minori
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, il capo della polizia, Vittorio Pisani, nell’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie ha dichiarato: “Va fatta una riflessione sulla vendita di armi da taglio ai minori. Ora non esiste un divieto; lo abbiamo per la somministrazione di alcolici, ma un minore può andare in un centro commerciale ad acquistare un’arma da taglio ed in questo momento storico in cui rileviamo quotidianamente la commissione di aggressione violente da parte di minori con piccoli strumenti da taglio, si deve riflettere se il divieto può determinare deterrenza”.
Non possiamo far altro che ribadire quanto già espresso nelle scorse settimane: vietare la vendita a minori di strumenti da punta o da taglio (perché le armi bianche sono già vietate…) “semplicemente” perché i minori aggrediscono o minacciano con i coltelli, è guardare al dito e non alla luna: qui c’è un problema, grosso, di educazione civica delle nuove generazioni e non è un problema che si risolva “inseguendo” con ulteriori leggi gli strumenti che di volta in volta vengono utilizzati per delinquere. Cercare di togliere i coltelli dalle case nelle quali vivono i minori è, inoltre, la cosa più tecnicamente impossibile che ci sia.
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Fonte: armietiro
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