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Decessi e armi in Usa: calano gli omicidi, crescono i suicidi
I centri federali statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno analizzato i dati relativi alle morti causate da armi da fuoco nel 2023 (anno più recente per il quale sono disponibili i dati definitivi), evidenziando due dati abbastanza sorprendenti: il primo è che a fronte della sempre maggiore disponibilità tra i cittadini statunitensi di armi da fuoco, in realtà gli omicidi commessi con questo strumento sono in calo, e per il terzo anno consecutivo. Si è passati, infatti, dai 20.958 decessi del 2021 ai 19.651 del 2022 per giungere ai 17.927 del 2023. Il tasso di omicidi annui per 100 mila abitanti è di 6,61, a fronte di un picco addirittura di 10,7 raggiunto nel 1991.
Il secondo dato significativo è che la principale causa di morte collegata alle armi da fuoco nel 2023, negli Stati Uniti, è stata il suicidio: il 58,4 per cento di tutte le morti per arma da fuoco, più di omicidi, spari accidentali e morti causate dalla polizia messi insieme. Il totale delle morti per armi da fuoco infatti è pari a 46.728, quello dei suicidi è di 27.300, e rappresenta il dato più alto finora registrato. A fronte di questa informazione, che dagli analisti è spiegata con il fatto che l’arma da fuoco sarebbe preferita per il suicidio per la sua facile reperibilità e per la sua alta letalità, in realtà sono stati commessi con arma da fuoco solo il 55,33 per cento del totale dei suicidi nel 2023 negli Stati Uniti, a fronte di un totale complessivo di 49.266 casi (il secondo più alto dal 2000). Il secondo metodo preferito è quello del soffocamento (24,37 per cento), seguito dal veleno (12,09). Il restante 8,21 è commesso con altri metodi.
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Fonte: armietiro
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