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Il Pd sulla riforma della 157/92: “regressione mascherata”
“La legge 157 del 1992, che oggi la destra cerca di smontare pezzo per pezzo, è stata una conquista enorme per il nostro Paese. Davvero vogliamo sacrificarla sull’altare della caccia selvaggia e deregolamentata? Questa è regressione mascherata da riforma”. Così Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologia PD.
“La legge in questione ha introdotto tutele fondamentali per la fauna selvatica, garantito il rispetto degli equilibri ecosistemici e definito chiaramente le pratiche di bracconaggio, seppur ancora in assenza di strumenti efficaci per contrastarlo. Oggi la bozza circolata e sostenuta dalla destra rappresenta un pericolosissimo passo indietro, che tradisce e spazza via decenni di equilibrio tra ambiente, agricoltura e sicurezza. Dalla protezione di specie vulnerabili al ruolo scientifico dell’Ispra, la Legge 157 ha rappresentato una norma d’avanguardia in Europa. Oggi invece il centrodestra prova a demolirla per rispondere alle pressioni delle frange più estremiste e arroganti del mondo venatorio. È chiaro il rischio: un indebolimento delle tutele, una caccia senza regole, la normalizzazione del bracconaggio”, prosegue. “La biodiversità non è un fastidio da eliminare, ma la base della nostra sopravvivenza. Difendere la Legge 157 significa difendere l’ambiente, la scienza e una visione moderna della convivenza tra esseri umani e natura. Noi saremo in prima linea: la 157 non si tocca”, conclude.
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Fonte: armietiro
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