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L’Austria ha riformato la normativa sulle armi
È entrata in vigore lo scorso 1° novembre la nuova legge austriaca sulle armi, che ha emendato la normativa previgente che risaliva al 1996, con modifiche secondarie nel 2021. La spinta riformista è stata fornita principalmente dall’omicidio di massa perpetrato a Graz la scorsa primavera, in cui trovarono la morte 10 persone uccise da un ventunenne.
Tra i punti salienti della nuova normativa, c’è la previsione di standard più elevati di sicurezza per la custodia delle armi da fuoco, l’età minima per l’acquisto e il possesso delle armi facenti parte della categoria europea B è stata elevata da 21 a 25 anni, per quelle di categoria C da 18 a 21 anni. La visita psico-attitudinale denominata “klinisch-psychologische Gutachten” dovrà essere sostenuta non solo in occasione dell’istanza per l’acquisto di armi da fuoco, ma anche al termine di una sorta di periodo di prova di durata quinquennale. Nel caso di non superamento della visita, un eventuale nuovo accesso al test sarà più arduo.
Per le forze dell’ordine è prevista la possibilità di disporre un divieto temporaneo di possedere armi, nei confronti di chi abbia manifestato un comportamento aggressivo o violento, anche se in occasione dello specifico intervento non sia stato disposto il sequestro delle armi stesse.
Per chi esercita la caccia, se ci si trova nella propria riserva e si è già in possesso del permesso di detenzione delle armi (waffenbesitzkarte) e della licenza di caccia, non sarà necessario avere anche il porto d’armi e sarà possibile utilizzare anche un silenziatore.
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Fonte: armietiro
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