Presidente del Parco sì, cacciatore no

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Presidente del Parco sì, cacciatore no

Abbiamo seguito la recente polemica nella nuova nomina del presidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemomtese, Alessio Abbinante, in quota Fratelli d’Italia. Avvocato, presidente regionale Anuu, ma (che disgrazia!) motivato cacciatore di migratori acquatici, oltre che esperto legale per l’emergenza della peste suina. Subito i tanti cultori dell’animalismo all’opposizione hanno gridato allo scandalo, in quanto per loro solo biologi o ricercatori possono assurgere a sì tali nomine. Magari già su questo punto potremmo rinfrescare loro la memoria ricordando per esempio i passati presidenti del Parco d’Abruzzo. Tipo Pratesi o Tassi, che tutto furono tranne che biologi o ricercatori. Oppure, carica massima, l’assoluta estraneità dei tanti Ministri dell’Ambiente che in tanti anni non ne ha prodotto uno che fosse, ancora, né biologo né ricercatore. Ma potremmo prendere tanti altri parchi italiani nei quali abbiamo presidenti avvocati, ingegneri, ex militari eccetera. Polemica oltretutto già vista alla nomina a presidente del parco Adamello-Brenta di Walter Ferrazza: cacciatore di montagna, cinofilo eccetera. Ma torniamo a noi. Oltre al fatto che è cacciatore gli viene ributtata addosso anche la sua appartenenza politica. I pentastellati Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio partono all’attacco: “È inopportuno che un cacciatore, presidente regionale dell’Anuu e responsabile per la caccia in Fratelli d’Italia Piemonte, venga messo alla guida di un parco naturale. È una scelta fuori luogo e poco credibile”. Abbinante è finito al centro delle polemiche anche per aver ricordato le parole che si trovano nel sacrario di El Alamein “Mancò la fortuna e non il valore”. E qui il redattore del giornale LaVoce, che riporta il fatto, aggiunge che è “un immaginario bellico, retrivo e militarizzato”. Abbinante sarebbe anche colpevole di aver ricordato recentemente i caduti in Russia.

Ci permettiamo di aggiungere a tutti coloro, e sono tanti, che dicono continuamente che “il governo sta facendo continui favori ai cacciatori”, che invece finalmente stanno finendo i tempi in cui se ne facevano continuamente a loro. E la nomina di Abbinante potrebbe essere il segnale che giustamente si mette a capo di un ente una persona che di fiume e acque se ne intende perché ci passa tutto il suo tempo libero. Per passione e non per lucro.

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Fonte: armietiro
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