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Valichi in Lombardia: il Consiglio di Stato nega la sospensiva
Il Consiglio di Stato ha emanato una ordinanza, pubblicata oggi stesso, con la quale respinge l’istanza cautelare della Regione Lombardia, volta a sospendere il divieto di caccia nei valichi montani. La motivazione per il rigetto dell’istanza è stata motivata con la seguente motivazione: “ritenuto che nel tempo necessario a definire nel merito il presente giudizio nonché il giudizio n. R.G. 2142/2024, avente ad oggetto la sentenza del Tar Lombardia n. 482/2024, è opportuno mantenere la res adhuc integra, tenuto conto della natura degli interessi in gioco, della genericità delle allegazioni relative al periculum
derivante dalla esecutività della appellata sentenza e, in particolare, della mancanza
di prova circa il fatto che le popolazioni di cinghiali che risiedono nei valichi
montani siano portatori di peste suina”.
A questo punto per dirimere la questione sarà necessario attendere la sentenza di merito. Nel frattempo non si può fare a meno di osservare che anche per i giudici del Consiglio di Stato, l’applicazione alla specie cinghiale di una interpretazione restrittiva di una norma che era nata per la tutela dell’avifauna migratoria è perfettamente normale e che l’unica ragione per la quale si potrebbe eventualmente sospendere è che i cinghiali in questione siano portatori della peste suina…
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Fonte: armietiro
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